Abbiamo davvero bisogno di un robot fattorino?
Il fattorino andrà in pensione, ai nastri di partenza il robot che lo sostituirà.
Il robot fattorino sta per fare il suo ingresso nel ‘mondo umano’ promettendo, direttamente dalla home page dei suoi creatori, di restituirci il tempo:
Saluta il tuo corriere personale. Sono qui per consegnarti tutto ciò di cui hai bisogno. Dimmi solo cosa, quando e dove, io farò il resto. Avrai più tempo per le cose che contano nella tua vita.
Recita così il messaggio di benvenuto per i visitatori del sito di Starship Technologies, startup da 55 dipendenti lanciata nel 2014 dai co-fondatori di Skype, Ahti Heinla e Janus Friis intenzionata a rivoluzionare il mondo del delivery. Proprio in questi giorni per le strade di Inghilterra, Germania e Svizzera sono in partenza i primi fattorini robot, progetti pilota destinati a sostituire l’uomo nelle consegne a domicilio.
Come funziona il robot fattorino
Non hanno sembianze umane, non ancora perlomeno. I robot fattorino sono carrelli a sei ruote che si muovono autonomamente, si faranno largo sui marciapiedi, iniziando a consegnare cibi a domicilio. Sono piccoli ed ecologici, ognuno può trasportare un peso equivalente a due buste per la spesa e i clienti possono scegliere l’ora esatta di consegna. Le macchine, dotate di nove telecamere, viaggiano sui marciapiedi e consegneranno in 15-30 minuti nel raggio di 5 chilometri, potranno essere monitorate dai clienti in tempo reale tramite un’app. Il fattore sicurezza è “garantito” da un codice in possesso del cliente, che sblocca la consegna solo all’arrivo del robot.
La risposta delle aziende
Mercoledì 6 luglio Starship Technologies ha annunciato la partenza del progetto pilota, organizzato in collaborazione con Just Eat e limitatamente alle consegne nel centro di Londra. Ma non è l’unica, al colosso si aggiungeranno presto la tedesca Metro Group e un’altra startup che consegna cibo a domicilio, Pronto.co.uk. L’esperimento prevede che i robot si muovano autonomamente da subito, supervisionati da un centro di controllo.
Un’altra idea di automazione di cui (non) avevamo bisogno?
Come farà un carrello automatizzato sopravvivere alla dura legge della strada? Sui forum è già partito il coro degli scettici e parafrasando un celebre proverbio:
‘non è tutto oro quello che è tech’
Anzi, non lo è per niente. Il fattorino robot dovrà affrontare una serie di ostacoli che una persona può aggirare facilmente e a costi minori, mentre si guadagna da vivere. La domanda anzi, le domande, sorgono spontanee:
- se può percorrere solo i marciapiedi, come farà a muoversi sui percorsi senza marciapiedi?
- come farà a farsi strada nei luoghi affollati?
- come farà a difendersi dagli attacchi dei vandali?
- come faranno le persone a fidarsi nell’affidare al robot merce o prodotti di valore?
Avevamo davvero bisogno di un’automazione che di fatto cancellerà dei posti di lavoro e che anche per questo -pensiamo ad Uber- sarà esposta ad atti di boicottaggio?
Eppure nei test condotti negli ultimi nove mesi fra Europa e Stati Uniti, i robot hanno percorso complessivamente circa 8.000 chilometri e incontrato oltre 40.000 persone senza mai un incidente.
Staremo a vedere.
Virginia Marchione