AIsha, INTELLIGENZA ARTIFICIALE – SEGNALI DAL FUTURO
Il controllo della popolazione mondiale, tra app di monitoraggio, microchip sottocutanei e intelligenze artificiali.
Al mattino mi sveglio e la mia AI Aisha mi ricorda tutti gli impegni cui devo adempiere:
“Buongiorno Massimo, oggi 25 maggio 2030 è una giornata splendida, la temperatura è di 25 gradi ed è previsto sole per tutto il giorno”. Poi prosegue con gli appuntamenti che ho calendarizzato: “Oggi hai l’appuntamento alle 11 dal barbiere, alle 12.30 dal commercialista. Vuoi maggiori dettagli?” Gli rispondo “No”. Poi continua: “Ti ricordo che tra una settimana ti scade l’assicurazione, dopodomani è il compleanno di Luigi, che è scaduta la bolletta della luce che potrebbe causarti alcune spiacevoli restrizioni. Vuoi maggiori dettagli?” “No” rispondo un po incazzato. Poi prosegue ancora: “Posso consigliarti gli acquisti di oggi? ti ricordo che hai terminato il parmigiano, il sapone per i piatti, la carta igienica e altro. Vuoi maggiori dettagli?” “No” gli rispondo e la voce chiede ancora: “Ti creo una lista della spesa?” Basta mi hai rotto il cazzo, taci! penso, ma rispondo, “no!” poi prosegue: “vuoi che te la faccio arrivare tramite drone sul tuo balcone?” “Ecco fai cosi”, gli rispondo, “basta che taci!” “Perfetto hai appena speso 35 euro.”
Mamma mia che ansia, e dire mi ero svegliato con il ricordo di una fantastica scopata appena sognata. Mi faccio una doccia, mi sbarbo mentre ascolto le notizie che scorrono sullo specchio. Mi vesto e mentre esco Aisha mi dice: “Massimo ricordati la bolletta della luce.” “Che palle”, esco sbattendo la porta, come avessi litigato con la mia fidanzata.
Arrivo alla macchina con guida autonoma, che grazie al chip, mi riconosce, si apre e una voce dice: “Buongiorno Massimo, ti porto dal barbiere?” “Certo” rispondo. Durante il tragitto, telefono al mio socio in affari per fare il punto quotidiano sulle attività da svolgere, poi due chiacchere con la mia donna per concordare un appuntamento. Una voce mi avvisa che siamo quasi arrivati e che il parcheggio più vicino è a circa 600 metri. “Vuoi andare a piedi o ti lascio davanti il negozio?” “Vado a piedi!.” Saluto e attacco. Apro la portiera dell’auto che mi saluta e che mi ricorda: “Massimo ricordati che hai un giorno per pagare la bolletta della luce. Vuoi pagarla adesso?” “No” gli rispondo, “devo prima controllare quanti soldi ci sono sul conto!” come se dovessi spiegazioni alla AI. “Anzi, dimmi, quanto mi è rimasto sul conto personale?” “Il saldo è di 270 euro!” “e quanto è la bolletta della luce?” “135 euro!” “ok grazie.” “Di nulla, buona passeggiata!”
Comincio a incamminarmi un pò preoccupato visto che nell’ultimo periodo a causa di un terrificante lock down la mia azienda era in crisi di liquidità, come tanti del resto, e gli aiuti richiesti tardavano ad arrivare. Mentre cammino, una voce dall’auricolare mi avverte: “tra 30 metri stai per incrociare una persona affetta da Covid 27, tra 70 metri incroci una persona infetta da Hiv, ti consiglio di girare a destra allungherai solo di 100 metri.” La ignoro ma immediatamente mi dice “Ti ricordo che se non fai come dico ti saranno sottratti 15 euro” Obbedisco e cambio strada e l’AI mi dice: “sul percorso attuale incontrerai un negozio che ha le cose preferite da Luigi, dove potrai comprargli un regalo. Desideri fermarti?” “no devo tagliarmi i capelli.” Anche il regalo di Luigi ci mancava, mi ha pure invitato alla sua festa esclusiva, vabbeh poi ci penso. Proseguo, ricevo una telefonata del commercialista che mi chiama per anticiparmi l’affare che discuteremo alle 12.30.
Mentre parlo un avviso acustico mi avverte che sto per incrociare un’altra persona potenzialmente pericolosa, un violento. Mamma mia che ansia! Finalmente arrivo dal barbiere avendo percorso quasi un km ad ostacoli dinamici, alla faccia della passeggiata rilassante, e mentre faccio per entrare una voce mi dice di attendere. Mi fermo e aspetto. Nel frattempo Aisha, mi dice: “Massimo hai dei parametri un pò alterati, il battito è accelerato, e hai uno stato ansioso. Vuoi che ti inoculo un po di Relaxin e Ansiolin?” “No non li voglio” Ti credo che ho i parametri alterati. Nel frattempo dal negozio esce una persona salutata dall’AI, e che, avendo riconosciuto il mio chip, mi dice: “Prego Massimo, puoi entrare” e nell’atto, mentre cerco di simulare un ghigno, la voce maschile continua; “Benvenuto Massimo, ora Gianni eseguirà il tuo taglio preferito.” Finalmente mi accomodo.
Gianni è un barbiere alla vecchia maniera, una persona insomma! Da tempo erano già disponibili gli smart beauty, una sorta di parrucchiere automatico da installare in casa, ma mi ero sempre rifiutato. Meglio due chiacchere con l’amico Gianni. Durante il taglio ricevo una chiamata da Maria che purtroppo mi avvisa che ha un impegno inderogabile per la sera declinando il mio invito. Penso che in fondo è una fortuna visto che non ho molti soldi e che devo ancora pagare la bolletta della luce, cazzo!. Peccato però, avrei voluto dar seguito al sogno. Pazienza, stasera userò la connessione neurale per simulare un piacevole incontro in un bar del Giappone, poi una sveltina in una splendida stanza dell’hotel più bello di Tokyo, sicuramente più economico che farlo di persona.
Poco prima di terminare il taglio, deciso di non ripetere la pessima esperienza della passeggiata, chiedo ad Aisha di farmi venire a prendere dall’auto. Saluto Gianni e mentre esco Aisha mi dice: “hai appena speso 25 euro grazie!” Salgo nell’auto appena arrivata. “Ciao Massimo, andiamo dal commercialista?” “Ok andiamo.”
Durante il percorso, chiedo ad Aisha di vedere cosa potesse desiderare Luigi e prontamente mi scorrono le immagini neuronali delle preferenze di Luigi che aveva fatto una lista di regali. “Quale scegli?” “quello più economico”, rispondo prontamente viste le restrizioni. “Ok, vuoi che glielo mando tramite drone?” “No, mandalo tramite drone a casa mia!” Più carino portarlo di persona penso. “Fatto, hai appena speso 57 euro.” Ok fatto! “quanto manca al commercialista?” domando ad Aisha. “15 minuti all’arrivo, vuoi che ti lascio a destinazione?” “Si grazie” Certo, potevo vedere il commercialista tramite call ma sono una persona vecchia maniera che crede nei rapporti sociali dal vivo. Poi si sa, dal vivo puoi discutere di cose più riservate. Va bene visto che ho ancora un pò di tempo mi rilasso. “Aisha suona la mia playlist.” Chiudo gli occhi e mi assopisco.
“Massimo, tra 2 minuti sei arrivato a destinazione.” Mi riprendo e scendo. Entro nel portone, salutato da una AI che mi ha riconosciuto, salgo un paio di piani a piedi e all’arrivo la porta si apre automaticamente e una voce mi avvisa “Ben arrivato Massimo, sei in anticipo di 5 minuti, accomodati in sala di aspetto.” Mi accomodo, nel frattempo mi chiama un vecchio amico Daniele, che mi chiede se ci vediamo per un aperitivo verso le 18,30 al sunlight. Certo che ci vado è un secolo che non lo vedo. “Prego Massimo accomodati, Francesco ti sta aspettando.” Dopo una mezz’ora di chiacchere con il commercialista mi faccio venire a prendere dalla macchina. Entrando Aisha mi chiede “Ciao Massimo, vista l’ora vuoi mangiare?” In effetti ho un certo languorino e rispondo: “portami in ufficio e nel frattempo fammi arrivare il solito.” “Perfetto arriverà tra 10 minuti hai appena speso 9 euro.”
Arrivo in ufficio, entro accolto dal solito saluto della mia Aisha. “Ben arrivato Massimo, non hai nessun appuntamento oggi, vuoi approfittarne per vederti un film?” Ma si penso, “vorrei rivedere 8 mile” rispondo, un film cult del 1995. Il drone mi porta il pranzo e mi accomodo sul divano guardando il film tramite il mio collegamento neurale. Al termine mi metto a sfogliare le email, ad ascoltare i video messaggi, a guardare i social. “Massimo, ti ricordo che hai un aperitivo con Daniele al Sunlight.” Perfetto mi preparo ed esco. Per arrivare al locale in centro non è possibile andarci in auto bisogna fare 700 metri a piedi. Mamma mia, solo al pensiero ho qualche timore ma mi faccio coraggio e vado. Fortunatamente ci sono poche persone in giro, in realtà negli ultimi anni, si esce sempre più di rado, si preferisce sempre più l’incontro neurale. Arrivato senza tanti problemi, Aisha mi avvisa dello stato mentale del mio amico, “Si sospetta possibile depressione” Posso immaginarmelo, si è appena lasciato con la fidanzata. Lo vedo e lo abbraccio!
Dopo qualche preambolo parte con il racconto di come si è lasciato con Federica, e tra una birra e una battuta riusciamo comunque a passare una piacevole serata. Mentre usciamo, l’AI del locale ci saluta invitandoci a tornare presto. Aisha mi avvisa che ho appena speso 23 euro. Arrivo alla macchina, ma vista l’ora e le pochissime persone in giro decido di fare una passeggiata. Tolgo l’auricolare per godermi un pò di pace. Dopo una decina di minuti, poco dopo ponte Milvio, un’auto della polizia mi ferma e un poliziotto proiettato sul vetro dell’auto mi dice: “salve sig, Massimo, non ha sentito che questa zona è chiusa per lavori notturni?” “no”, gli rispondo, “mi ero tolto un attimo l’auricolare per godermi una passeggiata senza sentire nessuno.” “Male lo rimetta subito, altrimenti come potrà essere avvisato di qualsiasi eventualità?” Indosso l’auricolare e Aisha immediatamente mi avvisa “hai appena pagato una multa di 25 euro.” Porca troia! penso, meno male che avevo ancora dei soldi altrimenti c’è l’arresto spontaneo, praticamente si apre la portiera e l’auto ti porta in centrale. Se tenti di fuggire ti vengono a prendere e se usi la tua auto ti porta automaticamente in centrale invece che a casa. Il poliziotto, dicendomi di salire in macchina e di andare a casa mi saluta e se ne va. Salgo in macchina, che mi aveva seguito passo passo e torno a casa.
Che giornata di merda, non facendo un cazzo ho speso un sacco di soldi, penso, non vedo l’ora di mettermi a dormire. “Aisha quanto ho speso oggi?” “Hai speso 165 euro!” “e quanto mi rimane sul conto personale?” “105 euro!” “Cazzo non ho i soldi per pagare la bolletta della luce.” Normalmente tutti i pagamenti passano automaticamente ma visto che ora avevo altre priorità avevo disabilitato la funzione. “Aisha quanto c’è sul conto della società?” “hai 3200 euro.” “Meno male, esegui un trasferimento di 200 euro sul conto personale e paga la bolletta della luce.” “Mi dispiace Massimo, ma domattina passano i pagamenti delle tasse e i fondi rimanenti devono coprire le altre spese. Hai un avanzo di 20 euro li trasferisco?” “No”, domani dovrebbero entrare i soldi di aiuto alle imprese e ai privati e con questo pensiero positivo mi addormento.
Suona la sveglia, mi alzo riposato e speranzoso, si ripete il solito rituale del mattino. “Oggi 26 maggio 2030, si prevede una giornata piena di sole si annuvolerà alle 16.32 e ci saranno rovesci in serata. Oggi non hai nessun appuntamento programmato. Ti ricordo che entro le 15 devi pagare la bolletta della luce. Inoltre ti è appena arrivata una notifica dall’agenzia delle entrate. Devi pagare l’inps entro il 5 giugno per un importo di 900 euro.” “Cazzo ma solo ste notizie mi dai? Basta non dire più una parola spengiti per due ore.” Finalmente un pò di silenzio.
Faccio colazione poi penso di andare a fare una corsa al parco per tenermi allenato visto che non ho niente da fare. Mi attrezzo ed esco. Dopo una corsa a zig zag tra malati e maniaci di ogni sorta, ritorno a casa. Mi faccio una doccia e decido di andare in ufficio a cercare di lavorare su alcuni progetti che avevo pensato e mai realizzato. Mi metto in macchina che subito si ferma al distributore per rifornirsi. “Faccio il pieno?” mi chiede. “Ma sei pazza?” rispondo “metti 10 euro.” “Ok hai appena speso 10 euro di elettricità. Hai una autonomia residua di 70 km.” Ok mi bastano. Arrivo in ufficio intorno alle 12.00 lavoro un oretta poi chiedo di farmi recapitare il pranzo. “Vuoi il solito?” “No, oggi mi prendo un bel piatto di lasagne.” “Da bere cosa desideri?” “Una cola.” “Ok hai appena speso 9 euro.” Dopo pranzo chiedo ad Aisha se ci sono news sui finanziamenti di aiuto. “Mi dispiace Massimo non risulta nessun versamento. Ti ricordo che entro le 15….” “si lo so devo pagare la bolletta della luce cazzo!” Sono le 14.00 e ancora nulla.
Provo a fare alcune chiamate a qualche amico ma stan tutti messi così male che non hanno da prestarmi un centesimo. Vengo preso dallo sconforto ormai sono le 15.30. “Massimo non hai pagato la bolletta e ti hanno staccato la luce di casa. Ti ricordo che senza elettricità non puoi accedere.” Ok a questo punto decido di andare a spendere gli ultimi soldi per prendermi una bella inciuccata. Vediamo se trovo qualcuno per bere insieme. “Aisha ci sono amici nelle vicinanze?” “Mi dispiace nessuno dei tuoi contatti è in giro.” “Luigi?” “Luigi è a casa con la moglie e i figli.” “Daniele?” “è a casa di Federica nel tentativo di fare pace.” “Sabrina?” “è a casa, dai social risulta che sta guardando un film.” “Chiama Sabrina.” “Ok!” “Ciao Sabrina che ti stai guardando di bello?” “Ciao Massimo che piacere sentirti, un film di fantascienza, ma mi sto annoiando.” “Io volevo andare a mangiare e bere vino, ti va di venire?” “Ma si dai mi preparo.” “Ok arrivo.”
La porto in bel ristorante a mangiare pesce e bere vino. La serata si mette molto bene, si ride si scherza. Una bella serata, tranne l’avviso dell’AI del locale che mi avvisa che ho appena speso 67 euro. La riaccompagno a casa e mi chiede se ho voglia di salire. “Molto volentieri” rispondo. Forse mi salvo da una nottataccia in macchina o in ufficio. Domani è un altro giorno.
Massimo Vagnoni