Bim: tutto quello che devi sapere

Siamo senza dubbio nell’era del Bim, il sistema che informatizza tutte le fasi del processo edilizio.

Governi di moltissimi Paesi, come Germania, Cile e Gran Bretagna, hanno iniziato ad utilizzare il Building information modeling anche per le opere pubbliche. Ciò rende sempre più probabile che tutti i futuri progetti in campo architettonico ed ingegneristico, indipendentemente dalla località, richiederanno l’utilizzo del Bim ed una certa dimestichezza con l’innovativo strumento.

Il Bim non è semplicemente un applicazione software, bensì una metodologia supportata da soluzioni software integrate, che abilita un nuovo approccio operativo a supporto della progettazione architettonica ed ingegneristica, delle fasi costruttive svolte dall’impresa edile e delle verifiche relative allo stato della commessa.

Lo sviluppo di una maggiore consapevolezza da parte di tecnici, professionisti ed imprese operanti nel settore delle costruzioni, in merito a valore e funzionalità del Bim, favorirebbe oltretutto modalità di lavoro più collaborative ed efficienti. Per tale ragione chiunque sia interessato ad incrementare il lavoro migliorando anche i profitti, non potrà fare a meno di conoscere alcune nozioni fondamentali.

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BIM PROTOCOL
È l’accordo legale concernente ruoli e caratteristiche di progetto, un imput normativo grazie al quale tutto dovrebbe procedere regolarmente. Mediante il BP vengono infatti stabiliti tutti gli standard a cui i membri del team dovranno attenersi. Quest’ultimo impone ai fornitori l’obbligo di raccogliere Bim data molto dettagliati (non al di sotto di un certo livello), e garantisce ai produttori necessarie protezioni e licenze. In pratica incoraggia la creazione di un’infrastruttura “virtuale”, laddove più parti di uno stesso progetto manifestino l’esigenza di condividere informazioni, quali prospetti, bozze e documentazioni di vario tipo.

EMPLOYERS INFORMATION REQUIREMENTS (EIR)
Si tratta di un documento che mette in relazione appaltatori e designer. Generalmente lo si ritrova nella seconda fase di progetto, quando è necessario stabilire il momento della produzione dei dati, il possibile utilizzo ed il tipo di formattazione da assegnare ai medesimi. Di solito questa prassi comprende tre aree differenti:

  • -Tecnica
  • -Manageriale
  • -Commerciale

MASTER INFORMATION DELIVERY PLAN (MIDP)
La lista dei compiti e delle diverse mansioni indispensabili al progetto Bim. È il piano richiesto dall’EIR, grazie al quale tutti sapranno chi si occuperà di cosa e quando.

Oltre alle informazioni riguardanti i diversi operatori, il MIDP fornisce indicazioni riguardanti il protocollo utilizzato, la fase progettuale collegata e le consegne. Tutte le commesse svolte e quelle da implementare per portare a termine il progetto:

  • -modelli, planimetrie, esecuzioni
  • -specifiche
  • -equipaggiamento
  • -programmazioni

BIM EXECUTION PLAN (BEP)
I piani di esecuzione giocano un ruolo di primo piano nel processo di selezione del cliente.
Esistono 2 tipologie di Bep: precontrattuale e postcontrattuale. Entrambi i modelli spiegano dettagliatamente aspetti del progetto, come naturale estenzione delle informazioni raccolte dall’ EIR.

  • -Bep pre-contrattuale
    : mette in evidenza piani per lo sviluppo, possibilità, competenze, esperienze ed obbiettivi comuni

  • -Bep post-contrattuale
    : più dettagliato, entra nel merito della strategia specifica da adottare, inclusi ruoli e responsabilità, documentazioni MIDP, metodi standard e procedure IT.

COMMON DATA ENVIRONMENT (CDE)

Il CDE è il luogo virtuale in cui la magia Bim avviene. Come suggerisce il nome, si tratta di un’area digitale condivisa (se ospitata su Cloud o server preesistente) nella quale sono archiviate tutte le informazioni di progetto. Tutto il team può avervi accesso e fare cambiamenti se necessario, riducendo il rischio di duplicazione o comunicazioni erronee. Il CDE viene gestito dall’Information Manager designato nel protocollo ed in sintesi, potrebbe essere considerata una fonte super attendibile di verità.

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DATA CLASSIFICATION
La classificazione dei dati è un’azione piuttosto familiare, tuttavia la tecnologia Bim la pone su un altro livello. Spesso aziende ed organizzazioni sono vincolate negativamente dai propri metodi di classificazione, rischiando di minanare lo scopo primario del Bim. Di seguito alcuni dei sistemi “Bim compatibili”:

  • -Masterformat
  • -OmniClass construction
  • -Classification System
  • -Uniclass

Per classificazione dei dati s’intende dar loro una struttura, organizzarli in modo che si relazionino e che vengano ripresi in modo sistematico.

PROJECT INFORMATION MODEL (PIM)
Questo modello definito anche digital engineering model , consente di coordinare le diverse parti del progetto, visualizzato nella sua interezza. Il Pim consiste nella virtualizzazione del design al fine di effettuare perizie ed analisi ingegneristiche volte a migliorare ed ottimizzare la struttura dell’edificio. Lo scopo principale del Pim è infatti quello di constatare che le diverse parti del progetto combacino e rispecchino gli obbiettivi di design.

ASSET INFORMATION MODEL (AIM)
È generato dal PIM e viene in genere utilizzato per gestire, manutenere e seguire l’intero progetto durante l’esecuzione delle diverse fasi. In realtà un AIM, in assenza del PIM, potrà essere generato da un qualsiasi altro asset information system. Fenice.fm è ad esempio un valido software di censimento e catalogazione asset, rigorosamente in Cloud e soprattutto Bim oriented.

Valentina Barretta