IlimBox, la biblioteca digitale che viaggia a dorso d’asino
IlimBox, la biblioteca digitale della Internet Society viaggia a dorso d’asino per raggiungere le scuole più remote in Asia centrale.
Siamo nell’Asia Centrale, in un paese che faticheremmo a individuare su una mappa del mondo, il Kirghizistan, tutte montagne su quella che un tempo era la via della Seta.
Zardaly è un remoto villaggio vicino al suo confine sud-occidentale. È un posto in cui nessuno va. Non hanno Internet o elettricità. Mentre tutto il mondo sta cambiando, vivono ancora nel passato, come cento anni fa.
È stato l’isolamento di Zardaly che ha portato Zhazgul Zuridinova, una project manager di 28 anni proveniente dalla capitale Bishkek, due colleghi e un asino, lì lo scorso novembre. Tutti e tre sono dipendenti della Internet Society, un’organizzazione no profit che costruisce reti comunitarie a banda larga e insegna l’alfabetizzazione digitale in tutto il mondo. Il loro obiettivo era portare Internet alla dozzina di studenti della scuola locale – che erano stati esclusi dall’istruzione durante la pandemia di coronavirus – utilizzando una biblioteca digitale delle dimensioni di una scatola di fazzoletti chiamata Ilimbox.
IlimBox è una piattaforma educativa online per insegnanti e studenti. Il dispositivo IlimBox è alimentato dal Raspberry Pi 4, include video educativi, audio e risorse di testo. È una biblioteca digitale per scuole e per le biblioteche pubbliche, che contiene Wikipedia in kirghiso, russo e inglese, la biblioteca elettronica della Khan Academy in inglese e migliaia di lezioni video, audio e libri elettronici. Tutti questi materiali di formazione digitale possono essere utilizzati offline, con gli utenti che non necessitano di un accesso immediato a Internet, sebbene la biblioteca si connetta anche ai servizi tramite WiFi.
Il dispositivo ha un costo di 150 dollari e viene coperto attraverso donazioni. Dopo il trasporto attraverso le piste carovaniere la scatola è stata, ad ora, consegnata a 120 scuole. Collette sono inoltre state lanciate per recuperare telefoni Android usati da rigenerare da regalare ai ragazzi, telefoni necessari per poter accedere ai contenuti via WiFi.
Gli allievi e i docenti si collegano alla scatola come se fosse un hotspot wifi, e scaricano dall’hard disk i materiali didattici che servono per la lezione. Nelle aree più remote, dove non c’è nemmeno l’elettricità, sono stati anche forniti piccoli pannelli solari per alimentarla. La Ilim Box è un esempio di innovazione Jugaad, la parola hindi che denota le invenzioni frugali e flessibili che hanno un potere dirompente.
Talant Sultanov, co-fondatore del capitolo Kirghizistan della Internet Society, si è imbattuto per la prima volta nel concetto di “internet-in-a-box” quando ha partecipato all’Internet Governance Forum 2016 in Messico. I dispositivi – archivi di contenuti Internet scaricati a cui possono accedere le comunità offline – venivano utilizzati per collegare le comunità indigene nella penisola dello Yucatán . “In quel momento ci siamo resi conto che, in Kirghizistan, avevamo una situazione simile”, ha detto Sultanov. “Ed è stato allora che abbiamo deciso di applicare questa esperienza anche in Kirghizistan e di portare l’internet-in-a-box nelle scuole e nelle biblioteche in aree remote”.
Luigi Saravo
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