Industria 4.0: l’Italia innova ma non troppo

In Italia la crescita è ancora frenata a causa della mancata applicazione dell’IoT ai sistemi produttivi interni, lo dimostrano i dati dell’EC

Secondo i dati riportati dalla Commissione europea, nel primo semestre del 2016 l’Italia avrebbe investito 50milioni di euro in più in Startup ed imprese innovative, rispetto ai primi 6 mesi dell’anno precedente.

Tuttavia l’impegno profuso in quest’ultimo periodo non è valso a garantire allo Stivale l’appellativo di “leader” o “follower” dell’innovazione, epiteti guadagnati invece da Germania, Danimarca, Estonia, Francia, Finlandia, Belgio, Austria, Irlanda, Paesi Bassi e Regno Unito.

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L’Italia si profilerebbe come innovatore moderato, insieme a Polonia, Lituania, Croazia, Malta, Slovacchia, Ungheria, Grecia, Portogallo, Spagna e Rep.Ceca, Paesi a quanto pare, ancora restii all’utilizzo del dato come portatore di valore. Sembra infatti che le uniche imprese in grado di ottenere un aumento di produttività consistente (30-50%), siano quelle rientranti nella categoria dell’Industria 4.0, ossia le aziende che oltre ad innovare, riescano ad applicare gli stessi principi ai propri sistemi produttivi.

V.B