La domotica al servizio delle smartcities

Domotica per l’illuminazione pubblica e la manutenzione del patrimonio culturale, bikeconomy e crowdfunding, ecco le nuove prospettive delle città intelligenti.

Oggi quando si parla di città del futuro, il primo pensiero è rivolto alla smartcity, ovvero una città intelligente, evoluta tecnologicamente, abitata da persone lungimiranti e dallo spiccato senso civico. Piattaforme web come Indiegogo e Kickstarter sono nate proprio per promuovere idee socialmente utili, volte a semplificare la quotidianità migliorando la qualità della vita nei centri urbani, non più semplici agglomerati di case ma veri e propri contenitori di idee e soluzioni tecnologiche. Nell’emisfero occidentale del pianeta, l’ottanta per cento della popolazione è stanziato in città, un numero destinato a crescere esponenzialmente anche a causa del collasso dell’offerta d’impiego nelle zone rurali. Basti pensare a città come Brussel, NewYork, Seoul, Lima e Bogotà, in grado di produrre quasi la metà del Pil nazionale complessivo.

smartcities

Tale fenomeno impone necessariamente una riflessione circa l’utilizzo attuale degli spazi, le tecniche di costruzione adottate, l’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati, il consumo responsabile e la gestione della mobilità. Le proposte orientate in tal senso si stanno facendo spazio nel variegato panorama delle innovazioni hi-tech, conducendo a risultati talvolta sorprendenti, come nel caso della Galleria Borbonica a Napoli, parte del percorso museale sotterraneo del capoluogo partenopeo. L’intero impianto elettrico della grande opera, vanto dell’ingegneria civile borbonica di metà ottocento, è stato infatti realizzato secondo i moderni criteri della domotica.

Luci ed illuminazioni degli ambienti nel sottosuolo, sono gestite integralmente da un web server domotico che ne consente il controllo da remoto. Utilizzando smartphone ed altri dispositivi analoghi, le guide possono dunque condurre i visitatori attraverso percorsi storici resi più scenografici ed accoglienti da luci e regolatori di umidità.

napoli sotterranea

Sulle tracce della domotica, ritroviamo anche le applicazioni di Engoplanet, una delle molteplici startup statunitensi che abbiano deciso d’investire in energia rinnovabile. I prototipi di semaforo e di lampione ad energia solare, pensati per accendersi soltanto al passaggio di veicoli e pedoni, rientra nell’ottica dello sviluppo di città dall’efficienza green. Proprio in questi giorni a Las Vegas, è in sperimentazione la nuova tecnologia che sfrutta il calpestio delle persone per autoricaricarsi.

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streetlights sun power

lampioni energia solare

Anche il Bikeconomy Forum del 18 e 19 Novembre a Roma, risponde alla volontà condivisa di concepire la mobilità urbana in altri modi. La ciclabilità è uno di questi.

Valentina Barretta