La pellicola di latte risolverà davvero il problema della plastica?

Addio plastica, benvenuta pellicola di latte. Entro pochi anni in commercio l’imballaggio più ecologico che l’uomo abbia mai prodotto.

Con ogni probabilità entro il 2017 gli imballaggi biodegradabili diventeranno anche commestibili, sostituendo la plastica con una nuova pellicola ottenuta dal latte. La soluzione ‘green’ è stata presentata in questi giorni al 252esimo “National Meeting & Exposition of the American Chemical Society” (ACS), il congresso della Società Americana di Chimica.

pellicola di latte

La pellicola è adesso in produzione in un piccolo laboratorio del Texas e viene ottenuta principalmente dalla sintetizzazione della caseina con l’aggiunta di pectina, per rendere il composto più resistente a temperature e umidità.

Non sono ancora disponibili informazioni dettagliate sui possibili costi di produzione (con ogni probabilità molto elevati, soprattutto all’inizio), i ricercatori hanno deciso di concentrarsi soprattutto sulla comunicazione dei vantaggi nell’utilizzo dei nuovi imballaggi a base di caseina :

  • sono completamente biodegradabili
  • La produzione mondiale di plastica supera i 200 milioni di tonnellate l’anno, di cui il 40% in imballaggi. Queste quantità diventano sempre più difficili da smaltire, alle difficoltà segue la dispersione incontrollata, causa di danni al paesaggio e all’ecosistema mondiale. Se si considera poi che è un materiale quasi indistruttibile, i danni generati dalla plastica sono esponenziali e grazie a questa innovazione totalmente biodegradabile e atossica, potrebbero diminuire sensibilmente in futuro;

  • favoriscono una migliore conservazione dei cibi
  • Le pellicole prodotte dalla caseina hanno pori minuscoli, una caratteristica che le rende decisamente più adatte alla conservazione dei cibi, persino rispetto ad altri bio-imballaggi di ultima generazione come la pellicola in amido di patate;

  • sono commestibili
  • I prototipi non sono particolarmente gustosi perciò i laboratori si stanno concentrando su come migliorarne il sapore: gli imballaggi possono diventare più saporiti se arricchiti di nutrienti, vitamine o aromi naturali.

Dai laboratori del Texas, arriverà anche la pellicola di latte in versione spray, da spruzzare direttamente sui cibi.
Non sono mancate le prime reazioni scettiche di allergici e intolleranti, perché anche se la proteina dell’involucro non contaminasse il contenuto, questo non metterebbe al sicuro gli allergici e infine, non permetterà di centrare l’obiettivo finale: la diffusione massiccia di materiali alternativi a quelli derivati dal petrolio.

V.M.