Linkedin sta cambiando il mondo del lavoro
Linkedin: tre segreti per essere assunti in Italia nel 2016
Ormai da alcuni anni la stampa italiana allerta la popolazione sui livelli vertiginosi di disoccupazione raggiunti nello Stivale. Che in Italia anche i più giovani e volenterosi rischino di soccombere alle difficoltà economiche e politiche del Paese, è dunque una notizia piuttosto stagionata, sebbene non priva di fondamento.

Il mercato del lavoro è mutato profondamente, complici le recenti riforme e l’impatto che la tecnologia ha avuto nell’industria, minando non tanto le possibilità di emergere, quanto quelle di essere assunti dalle aziende. Invero una volta entrati, di opportunità di crescita se ne trovano, tuttavia la ricerca lavoro continua ad essere un dilemma condiviso da milioni d’italiani.
Ormai si sente di tutto. C’è chi per sbarcare il lunario, si è dovuto inventare le cose più disparate. Dalla gastronomia bio al cohousing, dal rilievo con i droni alla programmazione di app, dalla vendita di scarpe “vegan” – per creare prodotti alla moda senza interferire con l’ambiente circostante – al car sharing e gli specialisti di crowdfunding, il nuovo sistema di richiesta finanziamento su piattaforme online.
Non tutti però hanno voglia, tempo, ma soprattutto le disponibilità economiche per avviare una startup innovativa, così la maggioranza si rivolge ai motori di ricerca lavoro, allegando curriculae e compilando application form. In questo Linkedin trova il suo punto di forza. Più che un socialnetwork, potremmo definirlo un esempio di sharing economy in ambito professionale, che consente a migliaia di persone di creare il proprio network lavorativo ed essere rintracciate da imprese operanti nello stesso settore.
Sebbene termini come coworking e smartworking siano entrati a far parte del linguaggio comune, divenendo parole chiave nel gergo di numerose multinazionali, di fatto sono in pochi ad applicare la nuova “etica” del lavoro. L’epoca delle aziende chiuse tra le quattro mura di un ufficio non sembra essere affatto finita, così come i favoritismi, le raccomandazioni, tutte componenti molto lontane dal concetto di meritocrazia.
Per queste ragioni l’algoritmo di Linkedin da priorità alle skill e le esperienze lavorative personali dei candidati, mettendo in rete persone con competenze analoghe o vicine. In tal modo collegandosi con un amico, un datore di lavoro, un collega o un conoscente, sarà possibile entrare automaticamente in contatto con le sue cerchie e dunque accedere alle proposte di lavoro inseritevi.
Come sfruttare Linkedin per essere assunti:
- 1)Aggiorna costantemente il profilo.Cerca di utilizzare i termini più in voga per indicare ruolo e requisiti.Fai corsi di aggiornamento nel caso in cui l’introduzione di nuove mansioni lo richiedesse.
- 2)Hai più potere di quanto pensi. Crea un profilo chiaro ed accresci la tua presenza online, allegando un portfolio, segnalando i tuoi lavori su siti web o creando un blog apposito. Sarai molto richiesto.
- 3)Allarga il tuo network. Le aziende preferiscono assumere persone fidate, per cui trovandoti nelle cerchie giuste e continuando ad aggiungere amicizie dal tuo account, amplierai notevolmente il campo delle opportunità professionali.
Valentina Barretta