L’edilizia sostenibile in Italia non è un miraggio
L’edilizia sostenibile è realtà in 1251 Comuni d’Italia, è quanto emerge dal primo rapporto “L’innovazione nell’edilizia italiana” curato dall’Osservatorio E-LAB di Legambiente.
Lo scenario dell’innovazione energetica e ambientale nel nostro territorio lascia ben sperare per il futuro, l’edilizia sostenibile è al centro dell’attenzione dei Comuni, soprattutto quelli del Centro Nord, con Lombardia (503 comuni), Toscana (148), Emilia Romagna (139), Piemonte (104) e Veneto (102), segue il Sud che sta salendo a bordo grazie all’utilizzo edile di fonti rinnovabili e grazie alle innovazioni nel settore dell’isolamento termico.
Sono positivi dunque, i dati del primo rapporto “L’innovazione nell’edilizia italiana” curato dall’Osservatorio E-LAB di Legambiente e del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori pubblicato lo scorso Ottobre da Legambiente.
I parametri analizzati sono stati: efficienza energetica, fonti rinnovabili, risparmio idrico, innovazione ambientale e tecnologica, certificazione energetica e semplificazione.
I numeri parlano chiaro: il 15,6% dei Comuni italiani ha abbracciato il cambiamento. La fotografia sulla situazione dell’edilizia italiana mostra un paese che cavalca l’innovazione di settore, modificando i regolamenti edilizi a favore di scelte che promuovono sostenibilità, innovazione e rigenerazione urbana.
Il livello di prestazioni richieste è quindi destinato a crescere notevolmente nei prossimi anni, un dato che corrisponderà anche ad un aumento dei posti di lavoro. Come spiega GreenItaly 2016, il settimo rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere il settore del green building ha già creato 236 mila posti di lavoro e punta a 400 mila entro il 2017, soprattutto grazie agli interventi di edilizia sostenibile realizzati per le riqualificazioni.
La presenza di una regia nazionale e di una strategia di riqualificazione del patrimonio edilizio italiano è richiesta a gran voce dai rappresentanti di settore, soprattutto per mettere in campo la conversione del “vecchio” patrimonio edilizio tramite azioni di retrofit. Il rapporto ci ricorda come dal 2021 costruire il “nuovo” si potrà fare ad un’unica condizione: il sigillo di garanzia Near Zero Energy imposto dall’Europa.
Virginia Marchione