Microsoft Mesh, la realtà aumentata per le riunioni virtuali
Mirosoft Mesh in grado di collegare il mondo fisico e digitale arriverà sui dispositivi VR HoloLens, smartphone e tablet, per sentirsi assieme agli altri anche quando non si è fisicamente con loro.
Tutto ruota attorno al concetto di «oloportazione», ovvero l’uso della tecnologia di acquisizione 3D per trasmettere un’immagine realistica di una persona in una scena virtuale.
Alex Kipman, l’inventore di Kinect e HoloLens per Microsoft, è apparso sul palco di Ignite 2021, l’evento virtuale dell’azienda, come una oloportazione di se stesso. Il tutto è avvenuto in tempo reale e Kipman è stato affiancato dal regista James Cameron e John Hanke, CEO e fondatore della principale società di realtà aumentata Niantic. Il racconto dei tre protagonisti ha fatto comprendere come persone situate fisicamente in luoghi lontani possano sperimentare riunioni più collaborative, condurre sessioni di progettazione virtuale, dare assistenza, condividere conoscenza e ospitare meetup sociali virtuali.
La tecnologia è già disponibile per HoloLens 2, i visori di realtà aumentata del colosso americano venduti a partire da 3500 dollari. Arriverà nel corso dei prossimi mesi su altri dispositivi di realtà virtuale così come smartphone iOS e Android, tablet e computer.
L’obiettivo è quello di puntare su nuove forme di comunicazione personali e professionali, per far fronte alle restrizioni della pandemia e all’espansione dello smart working. Usando tecnologie di cattura dei movimenti e dello spazio, nonché di interazione con oggetti digitali, Mesh permetterà inoltre di ispezionare siti da remoto avendo coscienza degli spazi reali in tre dimensioni, o di lavorare su progetti architettonici in più persone, o di effettuare sessioni di addestramento su oggetti digitali prima di passare a quelli reali.
“Un vantaggio fondamentale della realtà mista è sempre stata la possibilità di essere rappresentati altrove, nonostante le barriere spazio-temporali. Posso essere in una fabbrica anche se non ci sono in modo da avere la stessa sensazione fisica della presenza dell’altro” ha spiegato in una versione olografica Kipman. “Microsoft Mesh collega il mondo fisico e digitale. Questo è stato il sogno della realtà mista fin dall’inizio. Puoi davvero sentirti assieme agli altri anche quando non sei fisicamente con loro. La volontà è quella di permettere alle persone di sentirsi vicine anche quando si trovano in continenti diversi, dando la possibilità di interagire con contenuti 3D o con i propri interlocutori attraverso app abilitate su qualsiasi piattaforma o dispositivo. Mesh verrà integrata con Teams e Dynamics 365 e nuove esperienze verranno abilitate dall’ecosistema di partner”.
Inizialmente, Mesh presenterà le persone come avatar virtuali presi dal social network AltspaceVR che Microsoft ha acquisito nel 2017 e alla fine supporterà ciò che Microsoft chiama “oloporto”, consentendo alle persone di apparire come se stesse in uno spazio virtuale. Infine, grazie a una implementazione dell’audio spaziale 3D tramite la licenza Dolby Atmos già in possesso di Microsoft, il pacchetto sarà completo.
Microsoft pensa certamente che Mesh sarà la prossima grande novità per la realtà mista. Il CEO Satya Nadella ha paragonato la nuova piattaforma a Xbox Live durante il suo discorso a Ignite. “Pensate a cosa ha fatto Xbox Live per i giochi: siamo passati dal single player al multiplayer, creando comunità che aiutassero le persone a connettersi e raggiungere risultati insieme. Ora immaginate se la stessa cosa accadesse con la realtà mista.”
Luigi Saravo
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