Migdan
Si trattava di ipersperanze, dopotutto.
Il problema centrale è, era, ed è sempre stato il collegamento dei due tronconi di midollo. Il reale passo in avanti era l’innesto di cellule staminali e rigenerazione nervosa tramite processo di anastomosi vascolare e growing factor, che si andava ad aggiungere al protocollo di raffreddamento della parte superiore del corpo del ricevente e quella inferiore del donatore e al successivo processo di microsutura nervosa e muscolare dopo aver preventivamente spruzzato la zona di adesione con glicole polietinelico, atto a innescare l’adesione delle membrane cellulari.
Poi il coma farmacologico e la contestuale stimolazione elettrica del midollo spinale fino al risveglio. Da quel momento trattamenti fisioterapici ad alto impatto.
Così il 23 settembre 2024 Migdan Evergoni fu dimesso. Le prime esperienze furono elementi di vita quotidiana in vitro nelle sale dei talk show di tutto il paese. Il sogno di un’intera civiltà era sotto gli occhi di tutti. L’antica creatura mitologica ora era reale. Il suo misto di bestialità e saggezza era sconvolgente.
Una nuova era andava a prendere forma. Molte donne cominciarono a scrivere lettere d’amore e qualcuna si propose come amante per provare il piacere del suo straordinario pene equino. Tutti i più grandi marchi commerciali da Sony a Mercedes, Levi’s, Gucci, i grandi nomi dell’energia, Shell, Chevron, Total, le multinazionali farmaceutiche, tutti volevano avere Migdan il centauro come loro testimonial. Le testate di tutto il mondo, ogni singolo notiziario, erano affamate delle sue parole e dei suoi desideri. Per la prima volta si rese visibile il segreto del cuore umano, il suo inarrivabile desiderio, sempre inseguito e sempre rimosso: l’uomo e la bestia fuse assieme. Era nata una nuova forma di divinità, una divinità immanente, che cammina in mezzo agli uomini, come nell’antica fantasia dei greci arcaici. E sembrava che il mondo avesse sempre e solo cercato un dio in terra da adorare.
Sarebbe bastato un suo cenno per piegare il pianeta intero ai suoi desideri e Migdan desiderò.
Erano state sottovalutate le implicazioni psicologiche che un tale esperimento avrebbe prodotto in chi lo subiva. Così Migdan fece quello che nessuno avrebbe potuto prevedere. Proprio quando un potere assoluto gli veniva consegnato lui una mattina di un freddo febbraio, attraversando la Quinta Strada per recarsi ad una colazione in compagnia del vicepresidente degli Stati Uniti, si strappò di dosso giacca e camicia e partì al galoppo verso le pianure sconfinate dell’ovest per non fare mai più ritorno.
di Luigi Saravo