Milano, Renzo Piano passa la matita ai Sauditi

Renzo Piano ha abbandonato il progetto di riqualificazione di Sesto San Giovanni, a detta di molti “il recupero urbanistico” più grande d’Europa, perchè?

La decisione di lasciare al proprio destino il comune lombardo, a soli 10 km da Milano, è sopraggiunta in seguito alla vendita di circa 140mila metri quadrati dell’area delle Ex Falck, ad investitori sauditi. Secondo il magnate dell’architettura infatti, lo spazio, in precedenza destinato all’industria siderurgica, non avrebbe dovuto ospitare un centro commerciale, agli antipodi rispetto alla propria idea di urbanità.

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Piano non parteciperà dunque all’ambizioso progetto di rilancio urbanistico, limitandosi a firmare il Piano Integrato d’intervento, lo strumento di attuazione del Piano regolatore. Effettivamente il nuovo prospetto ha ben poco di “ecologico” e “sostenibile”, prerogative che invece il senatore a vita avrebbe voluto mantenere.

Un parco giochi e un mega shopping center, questo il disegno dei tre fratelli miliardari di Ryad, detentori del gruppo Fawaz Alhokair, il più noto d’Arabia. Abdul Majeed, Abdulaziz e Salman Fawaz, in nessun frangente hanno mostrato l’intenzione di voler seguire la linea dell’architetto italiano, smantellando completamente l’idea di riqualificazione iniziale: la scuola intelligente, l’ospedale a misura di paziente, il parco e l’orto urbano.
Niente di questo verrà fatto, e Piano ha preferito dissociarsi.

Sesto San Giovanni è dunque destinata a restare un’area periferica, magari meno malmessa e degradata, ma senz’altro non designata a funzioni pubbliche di eccellenza.

Valentina Barretta