Oculus Quest 2, il nuovo visore per la realtà virtuale di Facebook
Oculus Quest 2, il nuovo visore per la realtà virtuale di Facebook fa un salto in avanti dal punto di vista della resa e abbatte il prezzo posizionandosi al vertice dell’esperienza VR.
I nuovi visori del marchio di Facebook rappresentano la migliore espressione del mercato, in termini di qualità e di utilizzabilità: sono stand alone, cioè non necessitano di essere collegati a un pc e hanno una potenza di calcolo capace di garantire esperienze di alto livello grafico.
Oculus Quest 2 è stato lanciato sul mercato a metà ottobre e la sua corsa non si arresta: secondo i dati confermati da Mark Zuckerberg durante una call dedicata agli utili di Facebook, il nuovo visore è stato preordinato cinque volte tanto rispetto al suo predecessore. Secondo il CEO, si tratta di un passo avanti nella costruzione della prossima piattaforma informatica:
“Sono rimasto molto colpito ed entusiasta dei progressi che i nostri team hanno fatto su questo prodotto. Penso che il nuovo Quest 2 sia straordinario, mi piace usarlo, e sono davvero orgoglioso del lavoro fatto.”
Spesso quando si parla di realtà virtuale si pensa ad un mondo ancora acerbo, all’eterna ricerca di quella affermazione e di quella diffusione che in tutti questi anni non c’è mai stata. In realtà negli ultimi anni, grazie proprio a Oculus, sono stati fatti passi enormi e oggi crediamo che si possa definire la realtà virtuale una piattaforma vera e propria come la Playstation, il PC o l’Xbox.
C’è una varietà enorme di contenuti, ci sono giochi di un certo livello, anche in italiano, ci sono filmati, documentari, rompicapi e applicazioni per il fitness e l’allenamento.
Non si può ancora fare un paragone con i giochi per PC o console perché molti giochi per Quest, soprattutto le avventure come Vader Immortal o The Room VR: A Dark Matter sono tutto sommato brevi come durata, qualche ora e si finiscono, ma tutto il mondo dei contenuti e l’ecosistema attorno alla realtà virtuale sta cambiando velocemente e questo senza calcolare quei contenuti immersivi come il simulatore di shuttle e i video di National Geographic che oggi non sono godibili in nessun altro modo se non tramite una visione a 360° che ci pone al centro della scena.
La confezione di Oculus Quest 2 è particolarmente elegante. All’interno, oltre ad Oculus Quest 2, troviamo i due controller, ognuno dotato di una pila AA già inserita, un distanziatore per gli occhiali, l’alimentatore con il (cortissimo) cavo USB Type-C e la manualistica. C’è tutto il necessario, insomma, per godersi sin da subito l’esperienza VR.
Prendendo in mano il nuovo visore si capisce subito dove Oculus è andata a risparmiare rispetto al modello precedente. La finitura molto elegante in tessuto del primo modello è sostituita ora da una plastica chiara. Restano le camere per il tracciamento esterno, cambiano la regolazione intrapupillare e la cinghia che tiene il visore incollato al viso.
All’interno del visore c’è un processore potentissimo, lo Snapdragon XR2, costruito sulla base dell’865 che spinge i migliori smartphone top di gamma. Con 6 GB di RAM e 64 GB di storage il visore ha certamente la potenza che gli serve per fare bene il suo lavoro.
Le lenti sono di tipo Fresnel e la distanza interpupillare è regolabile in tre posizioni, 58, 63 e 68 mm. Lo schermo. È un Fast-switch LCD a 72 Hz dotato di una risoluzione di 1.832 x .1920 pixel per occhio. La resa dei colori è ottima e la potenza del processore basta a spingere gli 8 megapixel e gestire in modo fluido l’interfaccia e i giochi.
Per il lato audio ci sono due speaker integrati nelle stanghette laterali con un buon isolamento acustico anche al massimo volume e per i più esigenti c’è un jack audio a cui collegare le cuffie.
Il sistema di tracking è il medesimo del primo Quest, l’Oculus Insight, con 6 gradi di libertà. Oculus Quest 2 sfrutta le fotocamere presenti sulla placca frontale, i due controller e tutti i sensori presenti sia sul visore che sui controller per tracciare ogni singolo movimento dell’utilizzatore. Una volta che si imparano ad usare i controller diventano, di fatto, estensioni delle proprie mani, impeccabili in ogni occasione.
La batteria riesce a garantire circa due ore di utilizzo filato e la ricarica completa con l’alimentatore in dotazione richiede 2 ore e mezzo di tempo.
Il prezzo è il fiore all’occhiello di Oculus Quest 2: 349€, ovvero 100 euro meno del primo Oculus Quest. È raro trovare un dispositivo di una generazione successiva che cerca di migliore tanti aspetti abbassando così tanto il prezzo di commercializzazione.
Oculus Quest 2, come il modello precedente, resta un prodotto eccellente per quello che può dare e soprattutto per quello che potrà continuare ad offrire nella frontiera della realtà virtuale.
E qui, la powerbank che fa il caffè
Luigi Saravo