Perchè la realtà virtuale sarà noiosa?
Il futuro fa paura. Sono in molti a temere che intelligenza artificiale, realtà virtuale o aumentata, possano seriamente compromettere le facoltà cognitive dell’uomo. Siamo qui per tranquillizzarvi, secondo noi il futuro così come si prospetta, sarà solo estremamente noioso!
Quando s’iniziò a parlare di realtà virtuale o aumentata, ormai circa 20 anni orsono, non vi erano ancora i presupposti per far si che divenissero fenomeni di massa. I tempi sono cambiati e con essi la percezione della tecnologia da parte della maggioranza: non più una minaccia, bensì un settore da sviluppare, migliorare, comprendere e quindi, nel caso, riuscire a contenere. Tuttavia per qualche strana ragione, la realtà virtuale genera ancora parecchio scetticismo, probabilmente legato alla paura di perdere definitivamente il contatto con la realtà circostante.
Prima di entrare nel merito delle potenzialità “devastanti e non” di questi strumenti innovativi, è necessario chiarire le differenze tra due concetti vicini eppure profondamente diversi, la realtà virtuale e la realtà aumentata appunto.
Realtà virtuale vs Realtà aumentata
Sebbene si tratti di due cose nettamente distinte, in molti fanno confusione finendo per equipararle. La realtà aumentata infatti, a differenza della virtuale, consente all’utente di sfruttare al massimo il contesto circostante grazie ad un visore o degli occhiali ad hoc (vedi Google Glass). Si tratta di congegni in grado di cogliere potenzialità ed imput provenienti dall’esterno, non di tecnologie alienanti. Spesso utilizzata per la fruizione museale, può offrire un’anticipazione sulle opere, i percorsi, supportando gli utenti nella comprensione del contesto e degli spazi. Una soluzione originale insomma, per permettere ai visitatori di immergersi a 360° nella visita di luoghi d’interesse.
Differente è il discorso per la realtà virtuale, una dimensione parallela accessibile mediante l’utilizzo di un monitor posizionato all’altezza degli occhi. Ideale per l’industria del gaming e più in generale dell’animazione, la virtual reality consente di aggirarsi per le strade di film di animazione e scenografie immaginarie, senza correre alcun pericolo se non quello d’imbattersi in personaggi virtualmente poco raccomandabili. L’ultima trovata in questo settore riguarda le opere del regista Miyazaki, in particolare Spirit Away, My Neighbor Totoro, Howl’s Moving Castle.
Tipologie di visori
Esistono numerose tipologie di visori, ognuna con le proprie peculiarità. Sebbene questo tipo di tecnologia sia ancora agli albori, è già possibile distinguere due macrocategorie di lettori VR, quelli che si avvalgono della potenza del pc e quelli per così dire, indipendenti. La risoluzione video è infatti limitata dall’hardware e nello specifico, dalla potenza di calcolo della scheda video. Di seguito elenchiamo le più note attualmente in commercio:
- Oculus rift
- HTC Vive
- Sony Project Morpheus
- Razer OSVR
- Sulon Cortex
- GEar VR
- Merge VR
- Google Cardboard
Quattro motivi per dire che la realtà virtuale sarà noiosa

1) Parlando di realtà virtuale, sebbene in un primo momento possa attrarre l’idea di estraniarsi dal mondo reale indossando un visore, per quanto tempo un essere umano di buon senso sarebbe realmente capace d’indossare uno strumento invasivo quanto scomodo? Gireremmo tutti con delle simil maschere da sub e di conseguenza, una volta tolte, con il viso segnato dalle guarnizioni di gomma.
Inoltre sarebbe sbagliato pensare che attraverso questo tipo di tecnologia non verremmo bersagliati dalla pubblicità, e dunque dalla società in cui siamo profondamente ed inevitabilmente immersi.
2) La realtà virtuale, lo dice la parola stessa, non è reale ma appunto una verità alterata per compiacere la mente umana in vari modi. Questa peculiarità fa sì che ci si senta bene per qualche minuto, al massimo per qualche ora. Poi sopravviene la nausea, concreta non virtuale. A quel punto tutta la gioa indotta fino a quel momento svanirà per lasciar spazio ad una fastidiosa sensazione di disturbo.
3) Di quante mani o braccia avremmo bisogno prima di riuscire a dire stop alle tecnologie indossabili? Smartphone, tablet, Applewatch, Google glass, hanno già occupato tutto lo spazio immaginabile. Con l’aggiunta di un’ulteriore “visore” la qualità della nostra vita potrebbe solo peggiorare. Alle preoccupazioni di una persona abituata a viaggiare frequentemente ad esempio, si aggiungerebbe il pensiero di un gadget delicato e di valore
4) Come per qualsiasi altro prodotto, anche la realtà virtuale viene attualmente promossa da aziende private, compagnie che di fatto non hanno alcun interesse ad immettere sul mercato l’ultima versione di un prodotto completo già da subito. Preferiranno piuttosto farne uscire ogni anno un modello aggiornato, come già è accaduto per I-phone, Android, laptop e tablet. La VR richiederà presto più manutenzione di un Tamagotchi ed una spesa non a tutti accessibile.
Tratto da: http://www.inc.com/chris-matyszczyk/the-5-reasons-virtual-reality-will-be-very-boring.html
Valentina Barretta