Smog Free Tower è la torre dei miracoli
A Settembre l’olandese Daan Roosegaarde porterà a Pechino il più grande depuratore d’aria mai progettato: una torre che trasforma lo smog in gioielli.
Era il 2013 e Daan Roosegaarde, guardando dalla finestra la fitta coltre di smog che ricopriva Pechino, si ritrovò ad interrogarsi sul problema dell’inquinamento, alla ricerca di un’idea efficace per depurare l’aria da tutta quella sporcizia dannosa per la salute. Oggi, dopo tre anni di sviluppo, numerosi test indoor e outdoor e un crowdfunding l’idea ha assunto la forma di un maxi-depuratore, la Smog Free Tower. A Settembre la torre verrà installata a Pechino e in seguito partirà in tour mondiale per raggiungere le città più inquinate del pianeta.
Designer pluripremiato, artista e inventore, Roseegaard ha all’attivo numerosi progetti di installazioni basate sull’interazione uomo-natura, ed è stato nominato Artista del 2016 dal Kunstweek. Tutte le sue invenzioni puntano a rendere le città più vivibili e a creare un futuro più green, un approccio alla progettazione che in patria gli è valso la nomina di miglior imprenditore.
«Smog Free Project non vuol essere solo una soluzione per i parchi, ma anche l’ispirazione per un futuro più pulito.» Daan Roosegaarde
Come funziona
La torre di Roosegaarde filtra le particelle inquinate rilasciando bolle d’aria pulita nell’area circostante, nei test all’aperto i filtri hanno purificato il 60% dell’aria arrivando al 70% negli spazi chiusi. La tecnologia su cui è basato il funzionamento della Smog Free Tower è già in uso negli ospedali per gli impianti di depurazione e necessita di appena 30 Watt per purificare 30 mila metri cubi di aria, rimuovendo le nanoparticelle di smog grazie alla ionizzazione, sul modello dei processi di purificazione messi in atto dalle piante.
Un fundraising su Kickstater per finanziare il test ha dato il via alla prima prova a Rotterdam.
«La torre che abbiamo progettato, può attualmente depurare l’area di un parco di medie dimensioni in un giorno, se ne potrebbero produrre di più grandi in futuro. Per adesso è soluzione che funzione per singole aree, ma potrebbe essere di ispirazione per altri designer e per la creazione di tecnologie di depurazione dell’aria su larga scala.» Daan Roosegaarde
Dallo Smog ai gioielli, l’inquinamento diventa tangibile
La presenza nell’aria di quantità dannose di polveri sottili si traduce in grafici e dati su malattie e morti, ma la polvere -si sa- è volatile, e quando è sottile risulta ancor più volatile nella memoria delle persone. Così il problema correva il rischio di rimanere un concetto astratto, perlomeno per chi non ne sperimentasse le tragiche conseguenze in prima persona.
Per rendere ancora più tangibile l’allarme e sensibilizzare il pubblico in maniera più incisiva, sono stati creati dei simboli, cubi di particelle di smog compresse denominati Smog Free Cube :
Dal design all’accessorio il passo è stato breve, per sensibilizzare anche i più modaioli il cubo è diventato un gioiello:
Il progetto Smog Free Towers sarà protagonista di una serie di tappe in giro per il mondo, ma per il momento il tour è mirato solamente alla sensibilizzazione degli abitanti, insomma un percorso a tappe per ricordare a tutti i benefici di respirare aria pulita.
Nelle megalopoli che hanno barattato la salute con il progresso sfrenato come Pechino, dove l’idea della torre è stata accolta con entusiasmo dal Ministro dell’Ambiente in persona, l’iniziativa lava la coscienza delle istituzioni ma non risolve i problemi posti dai limiti dei protocolli internazionali sulle emissioni, ad oggi costantemente disattesi.
Virginia Marchione