Giocattoli fai da te: i bambini del futuro come i nostri nonni
Che la stampa 3D sia entrata a pieno regime nel mondo dell’hi-tech, è ormai assodato.
Questa innovativa tecnica di stampa, che riconosce la tridimensionalità degli oggetti riproducendola alla perfezione, ha infatti rivoluzionato completamente l’industria manifatturiera, inclusa quella dei giocattoli.
Molti sono stati i settori interessati da tale rinnovamento, da quello delle protesi mediche a quello aereonautico, ma per il momento gli alti costi e lo scetticismo di fondo che generalmente accompagna le nuove scoperte, impediscono la concreta realizzazione dei progetti più ambiziosi. Tuttavia l’impatto mediatico ricevuto dall’introduzione della stampa 3D, ci fa essere più che ottimisti: dalle cover per i cellulari alle componenti di un aereo, in un futuro non troppo lontano sarà possibile stampare qualsiasi cosa in 3D.
Giocattoli ed androidi fatti in casa
I primi veri vantaggi della riproduzione in tre dimensioni si sono registrati a livello amatoriale, quando attraverso i processi di stampa 3D si è potuto dar vita alle idee più disparate (con una spesa irrisoria). Il manifacturing è indubbiamente semplificato rispetto a quello tradizionale: con Pla e Abs, i materiali utilizzati per la realizzazione degli oggetti 3D – sebbene i polimerici siano preferiti dall’industria dei Toys, è possibile realizzare forme e strutture di ogni tipo che sarebbero inconcepibili con i metodi tradizionali.
Il valore aggiunto della stampa 3D risiede nel dare forma a tutto ciò che sia possibile immaginare
Si pensi ad esempio, ai robot fai da te di ultima generazione. Disegnare il proprio giocattolo per poi costruirlo, è da sempre il sogno di ogni bambino. In passato i nostri nonni si limitavano ad intagliare il legno, probabilmente senza neanche aspirare alla creazione di oggetti di scarsa utilità, adoperando l’ingegno per ottenere il risultato sperato. Oggi, grazie alla ricerca mirata ed ovviamente alla tecnologia, è possibile progettare forma e comportamento del proprio amico androide, per poi dargli vita con l’aiuto della stampa 3D. Superata la fase relativa alla composizione dello scheletro, il gioco è fatto: un software consente di regolarne i movimenti, sebbene ancora molto limitati, in modo da renderlo quanto più realistico.
La stampa 3D è equiparabile ai Lego del futuro?
Le costruzioni Lego sono sempre state associate a creatività ed intelletto. Attraverso i famosi mattoncini i bambini potenziano infatti le capacità cognitive, apprendendo nuovi schemi grazie a strutture multiformi.
Procedendo nella stessa direzione, la Stampa 3D potrebbe assumere nel tempo il medesimo ruolo. Il valore aggiunto di uno strumento del genere, risiede infatti nel dare forma a tutto ciò che sia possibile immaginare.
Storytelling e 3D
Sono diversi i progetti avviati, che associano la Stampa 3D ad altri settori. Uno di questi è Blokko, l’innovativa piattaforma che da giocattoli realizzati in house con la stampa 3D, suggerisce delle storie aventi come protagonisti i soggetti in polietilene. Si tratta del primo progetto che contempla un pieno e consapevole utilizzo della stampa 3D da parte di comuni cittadini, desiderosi di dare vita ad una nuova storia. Creato il personaggio, una ricca community di storytellers provvederà al resto.
Valentina Barretta